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lunedì 2 agosto 2010

Tessera del tifoso: parola alla piazza Savonese.

L'inchiesta di Biancoblutimes il blog dei tifosi del Savona.
Savona.
Leggiamo ovunque di prese d'atto delle tifoserie contro la tanto discussa tessera del tifoso: é anticostituzionele, è un orribile schedatura, comunicati di guerra, conflittualità e propositi di boicottaggio. L'inchiesta di biancoblutimes ha come obiettivo approfondire il tema ed é per questo che siamo andati sul territorio a chiedere ai tifosi savonesi che ne pensano realmente. Quello che é venuto fuori é uno spaccato del pensiero della Società Savonese sul provvedimento fortemente voluto da Maroni (chi è intervenuto é anche lettore giornaliero del blog). Partiamo.
Parte deciso Christian Galfré: "Sono decisamente contrario, è uno strumento inutile e soprattutto dannoso per lo spettacolo. Perché secondo me lo spettacolo nel calcio, e negli sport di squadra in genere, non è solo quello che si vede sul campo ma anche quello offerto dagli spettatori in tribuna. Alcune volte sono andato a vedere certe partite proprio per vedere i tifosi piuttosto che le squadre! La tessera rischia di allontanare ancora di più la gente dagli stadi. E' l'ennesimo peggioramento del calcio moderno... Sinceramente non mi pare proprio il caso di schedare tutte le persone che vanno abitualmente allo stadio! Inoltre è un altro sistema che rende il calcio sempre più un business, un "prodotto" da vendere a una clientela selezionata... La tessera è speculazione e repressione e io sono contrario ad entrambe. Il calcio è una passione popolare e va vissuta come tale!".
Ha le idee chiare anche Sandro Magnone, il suo cuore la domenica pulsa in gradinata Peracchino: "Sono contrario. Tra l'altro vorrei ricordare a tutti che per paradosso, questa bizzarra idea proviene da un Ministro che ha ricevuto una bella condanna per resistenza a pubblico ufficiale nel 1998...". Anche Paolo Mascara non le manda a dire: "Io sono contro perchè è anticostituzionale e non è obbligatoria per stroncare il fenomeno della violenza degli stadi come vuole farci credere Maroni: infatti in Inghilterra hanno sgominato gli hooligans senza dover usare questa tessera! Come scritto giustamente sull'ultimo Supertifo (nuova gestione "old style" di Mirko Inglese e Domenico Mungo) in edicola, ossia il n° 3 del luglio 2010 , ora alcuni club d'Europa usano questa tessera per scopi commerciali (tipo il Bayern Monaco) e non solo contro la violenza, ma in ogni caso è assurdo che sia obbligatoria per chi vuole fare l'abbonamento, dovrebbe essere facoltativa: chi vuole farla per avere anche sconti commerciali e in vari ristoranti, cinema e altro della propria città (come avviene per il Bayern Monaco) bene, la fa, mentre chi non vuole farla non dovrebbe essere obbligato e sottoscriverla abbonandosi! ". La palla passa al Savonese all'estero Antonio Bosi che dalla Germania ci dice come la vede: "Mah, non ho seguito e compreso molto la storia della tessera del tifoso, personalmente non la vedo quella cosa tremenda che molti giudicano. Se io fossi lì e decidessi di abbonarmi, la farei, tanto si possono seguire tutti i miei movimenti attraverso le altre diverse carte che possiedo, il cellulare ecc. Non credo che la tessera del tifoso potrebbe limitare la mia libertà, anche se mi pare un'invenzione tipica italiana che probabilmente non servirà a molto per risolvere i veri problemi...".
Federico Cerulli è conciso "Contrario, non serve a niente". Anche il gentil sesso si esprime, Elisa Siri: "Sempre la stessa solfa per ogni questione!......intelligenza e rispetto:quando tutti , dai vertici al popolo, capiranno il significato di queste 2 scontate paroline.....be allora se ne riparlerà!", negativo anche Matteo Serra "Per me la tessera è l'ultimo dei sistemi creati per allontanare ulteriormente il pubblico dagli stadi, specialmente in trasferta: non penso sia una schedatura, già avvenuta con l'avvento dei biglietti nominali e con l'installazione delle telecamere negli stadi, ma trovo siano assurdi sia la sua imposizione, sia la distinzione dei tifosi in "Buoni o cattivi" a seconda che posseggano o meno questa carta di credito. Per reprimere la violenza negli stadi basterebbe mettere in galera i criminali che si infilano nelle curve con i coltelli e quelli che vanno in trasferta principalmente per svuotare gli autogrill", Paolo Bongiovanni si lancia in un analisi socio-politica " Purtroppo chi ci rimetterà le piume, saranno le tifoserie meno organizzate e numericamente inferiori, rispetto alle grande tifoserie politicizzate e suddivise in gruppi ben distinti, nelle rispettive curve delle società. In sostanza per bloccare le ingerenze della malavita e della politica nel calcio, che hanno sviscerato episodi di violenza, si è scelta la via più breve, ma anche la via più invasiva. Ciò non può altro che fare del male al calcio, per come lo conosciamo noi, anche se secondo me da tempo il calcio era sofferente e sul viale del tramonto definitivo.In futuro stadi sempre più piccoli, biglietti esosi, partite in televisione solo su abbonamento, sport prettamente borghese e da arricchiti...". L'anima Ultras Savonese la esprime Gianpaolo Giovanetti, e ovviamente si va giù duro"Per me è una truffa, innanzitutto perché illegale dimostrato dal fatto che il tar del lazio ha impugnato la legge, poi per un fattore etico in quanto essere schedati e controllati (microcip) come bestiame non è a parer mio qualcosa di democratico, infatti l'italia è l'unico paese del mondo ad aver adottato questa forma di controllo di massa con conseguenze pericolose perché la stessa cosa potrebbe essere usata anche in altri casi come il lavoro e quant'altro.Ma in italia si sa come sono le persone, dopo tante parole e striscioni molti cosiddetti "ultras" la faranno piegandosi a 90° e come pecore seguiranno il loro pastore che con la scusa del calcio farà arricchire la sua banca e allo stesso tempo buttare fumo negli occhi ad un popolo ormai drogato dai mass-media e da leggi inutili e liberticide", ma il fronte non é del tutto compatto, c'è anche chi si mostra possibilista tipo Fabio Giusto dei Portuali Savonesi " Sono indeciso, finalmente siamo arrivati nel calcio che conta e onestamente non mi andrebbe mancare a qualche partita "sentita" xche' qualcuno si alza al mattino e dichiara a rischio quell'incontro....e troppi anni che soffriamo e quest'anno che abbiamo una squadra "competitiva"(almeno così pare...) tirano fuori questa assurda novità . Comunque valuterò...se sarò costretto a farla la farò solo x l'amore che nutro verso i nostri colori". Si torna in quota rosa con Valentina Martini: "Dalla lettura della direttiva Maroni l'obiettivo sembra essere quello di aumentare la legalità negli stadi. Obiettivo lecito e comprensibile, anche se mi chiedo in che modo realizzabile. In fin dei conti cosa cambia rispetto a prima? Lasciamo perdere le convenzioni con gli sponsor della squadra o altre, che forse potrebbero costituire un vantaggio al tifoso insieme alla possibilità di andare in trasferta senza limitazioni. Ma ai fini della sicurezza? La tessera viene negata a coloro che sono stati sottoposti a daspo (ma teoricamente pure prima loro si vedevano negato il diritto all'accesso allo stadio) oppure che sono stati condannati per reati da stadio (entro cinque anni dal fatto commesso). Ecco posso comprendere le proteste di questi ultimi visto il fatto che cinque anni sono eccessivi, ma non comprendo le proteste degli altri...In fondo a chi va allo stadio solo ed esclusivamente per vedersi la partita, senza scopi "bellici", poco cambia avere o no una tessera in più (soprattutto in quelle squadre che la concedono gratuitamente). Sul fatto che possa dar fastidio essere "schedati" sono d'accordo: non concepisco il considerare tutti potenziali "criminali" per scoprire chi in realtà lo sia. Quanto invece allo scopo di fidelizzare non credo basti o serva una tessera
Chiude Joel Roberto Capello "Sarò breve, la tessera del tifoso non serve a niente. Anzi no, serve. Serve a far allontanare la gente dagli stadi e farli abbonare alle pay tv che, guarda caso, hanno diminuito i prezzi (mi pare 29 euro al mese....), cosi si potrà comodamente guardare la propria squadra in tv. Era un progetto scritto che stanno portando scientificamnte a termine..".
Questa é la piazza, i tifosi Savonesi (con tanto di nome e cognome), il territorio, la gente vera, quella che viene lo stadio e si nutre di Savona (ovviamente tutti lettori di biancoblutimes...). A Voi i commenti.

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